Una alimentazione varia nei cuccioli – Il nutrizionista

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L’importanza di una alimentazione varia nei cuccioli

Intervista pubblicata sul giornale Il Centro 15 Aprile 2025Il centro

Ce ne parla Il Dr Edoardo Gonzaga, medico veterinario nutrizionista che possiede un titolo di Master di II livello  in nutrizione, alimentazione clinica e fitoterapia dei piccoli animali.

Noi siamo quello che mangiamo!, mai affermazione più veritiera è stata pronunciata e per avere un cucciolo in ottima forma lontano da squilibri nutrizionali, bisogna soddisfare più criteri quali: la copertura del fabbisogno energetico, i tenori nutrizionali (che non sono le energie), il rispetto del numero dei pasti giornalieri e non per ultimo, le necessità del microbiota intestinale.

Partiamo proprio da quest’ultimo. Tutti noi sappiamo quanto un’alimentazione varia sia la base per una vita sana e ricca di energie, quello che invece non sempre sappiamo è che molto di questo è dovuto alla “coabitazione” col microbiota, ossia quella popolazione microbica, presente sia in superficie che all’interno del nostro corpo. La simbiosi tra organismo e batteri possiamo definirla la chiave di volta per una esistenza più ricca e sana. Un veterinario nutrizionista che si rispetti, non farà mai l’errore di trascurarlo.

Il primo microbiota viene regalato dalla madre al momento del parto. Successivamente questo si modifica, si sviluppa, si accresce e si diversifica, raggiungendo un livello di resistenza, stabilità e resilienza a seconda della genetica e dell’ambiente in Immagine 2025-04-06 145119cui il soggetto vive. In tutto questo il sistema immunitario impara fin da subito a riconoscerlo, modulando costantemente la convivenza con l’ospite.

In termini di nutrizione non è possibile pensare di nutrire il corpo dimenticandosi delle necessità del microbiota e sperare di farla franca. Diventa quindi chiaro che quanto più un microbiota è ricco, abbondante e diversificato, quanto più in salute risulta essere l’organismo che lo ospita. Il  veterinario nutrizionista sa qual è il miglior modo per poter  contribuire a tale arricchimento e diversificazione ossia promuovendo l’assunzione di quanti più cibi diversi. Viceversa una bassa varietà di cibi o addirittura la somministrazione del medesimo cibo, conduce ad una incapacità digestiva, favorendo allergie, e intolleranze, fino a forme più severe di malattie quali l’obesità e il diabete, giungendo perfino a problemi comportamentali,  di difficile risoluzione.

Qual è a questo punto l’alimentazione più indicata  per il cucciolo?  Quella dove sono presenti cibi che normalmente consumiamo in casa! Chiaramente fatevi seguire da un veterinario nutrizionista sapendo che vanno bene in linea di massima tutte le carni, i pesci ma anche interiora e frattaglie che fanno la parte da leone nelle hit parade del gusto dei nostri cuccioli. Tra i vegetali (per le necessità del microbiota) ricordo che la carota e la zucchina incontrano molto il favore dei cuccioli e non solo, tra i frutti  ricordo la mela, la pera, la banana (ottima per l’apporto di potassio), i frutti di bosco e in genere la frutta di stagione, ad esclusione di uva, cocomero e melone.

Generalmente i miei pazienti vengono seguiti fin da cuccioli con una alimentazione di tipo mista, ossia associando ad una componente industriale (secca o umida) a cibi di casa, in proporzioni e quantità correttamente calcolate  e bilanciate, per uno sviluppo armonico. Questo tipo di approccio racchiude in sé tanti benefici sia per il proprietario che per il paziente, garantendo da una parte il fatto che non si debba cucinare o poco (non si perde il  contatto col cibo secco in caso di necessità, pensate alle vacanze) dall’altra aggiungendo precisi alimenti, che garantiscono una qualità di nutrienti oltre che sapore e appetibilità.

Non vi è molta differenza tra cibi cotti o crudi (con particolare riferimento alle proteine), dipende molto da come un proprietario si rapporta con questo concetto. Una cottura seppur parziale, contribuisce ad aumentare la conservabilità del cibo, ridurre la carica batterica e non per ultimo attraverso i liquidi che si rilasciano, è possibile insaporire il cibo secco quando rovesciato sopra. Un cibo saporito e ben bilanciato contribuisce a saldare il connubio cane/uomo.  E’ bene sottolineare che il gusto è l’unico senso già sviluppato al momento della nascita (i cuccioli mordono tutto cercando di riconoscere e identificare)  e più evidenze scientifiche documentano che i cuccioli di madri abituate a mangiare cibi di diversa natura, hanno un orientamento gustativo maggiormente sviluppato e sensibile rispetto ad altri. Immaginate  l’importanza di questo senso nel caso in cui i cuccioli vivessero in natura, pensate a quanti pericoli scampati. E’ stato dimostrato che una dieta ben formulata tiene lontano il nostro cucciolo o adulto che sia, dalla ingestione di oggetti nocivi durante le passeggiate.

Particolare attenzione va posta al  numero dei pasti giornalieri. Fin tanto che i cuccioli non hanno raggiunto i sei mesi vengono suggeriti pasti piccoli e numerosi ( in fin dei conti hanno uno stomaco piccolo che subito si vuota e subito si riempie), superati i quali ci si attesta a tre pasti giornalieri per poi scendere a due una volta raggiunto l’anno di vita.

Rimane infine il nodo più ostico da risolvere, ovvero quanto cibo dare. Un cucciolo ha esigenze alimentari elevatissime tanto che queste devono coprire simultaneamente i fabbisogni di rapido accrescimento, mantenimento della temperatura, ma anche bilanciare le energie spese giocando ed esplorando. Essendo le energie strettamente collegate al peso posseduto, diventa chiaro che i fabbisogni cambiano rapidamente quasi a cadenza settimanale. Ecco perché molti dei proprietari mi chiamano sconfortati asserendo che il loro piccolo ha sempre fame, nonostante il rispetto delle indicazioni fornite dalle confezioni e conseguentemente ecco perché farsi seguire da un nutrizionista in questa fase di rapido sviluppo dei nostri cuccioli.

Lasciati seguire da un professionista, richiedi qui la sua vista nutrizionale

Dr Edoardo Gonzaga

Medico Veterinario Nutrizionista  Master II livello, Medicina Veterinaria Legale e Forense, Fitoterapia e Omotossicologia, Membro del RCVS Londra, UK Veterinario Ufficiale, Consulente Tecnico del Tribunale di Livorno, Delegato ENPAV  Roma, cda Ordine Med. Livorno.

Toscana – Livorno – Pisa e province –  cell: 3492309408 – email: info@veterinariogonzaga.it

 

 

The Importance of a Varied Diet for Puppies
Interview published in “Il Centro”, April 15, 2025

We spoke with Dr. Edoardo Gonzaga, a veterinary nutritionist holding a Level II Master’s degree in nutrition, clinical feeding, and phytotherapy for small animals.

Immagine 2025-04-06 145119“We are what we eat!” — this saying has never been more accurate. If you want your puppy to grow up healthy and free from nutritional imbalances, there are several key factors to consider: meeting their energy needs, ensuring proper nutritional content (which is not the same as energy), respecting the correct number of daily meals, and, last but not least, supporting the health of their gut microbiota.

Let’s start with the microbiota. We all know a varied diet is essential for a healthy, energetic life. What many don’t realize is how much of that vitality depends on the “cohabitation” with our microbiota — the vast community of microorganisms living both on and inside our bodies. This symbiotic relationship between host and bacteria is truly a cornerstone of good health. No responsible veterinary nutritionist would ever overlook it.

The first microbiota is passed on from the mother at birth. From that moment on, it evolves, diversifies, and strengthens based on genetics and the environment in which the puppy grows. The immune system quickly learns to recognize and live in harmony with it.

When it comes to feeding, you simply can’t nourish the body while ignoring the needs of the microbiota and expect good results. A rich, diverse microbiota directly contributes to the overall health of the host. That’s why a skilled veterinary nutritionist will always encourage offering a wide variety of foods. On the other hand, feeding a puppy the same food over and over again can lead to poor digestion, allergies, intolerances, and even more serious health problems like obesity, diabetes, and behavioral issues that are often hard to resolve.

So, what’s the best diet for a puppy?

One that includes real, everyday foods you might find in your own kitchen! Of course, it’s essential to follow the guidance of a veterinary nutritionist. In general, most meats and fish are suitable, including organ meats and offal, which puppies often find especially delicious.

As for plant-based foods — essential for the microbiota — many puppies enjoy carrots and zucchini. Fruits like apples, pears, bananas (a great source of potassium), berries, and seasonal fruit are also recommended, with the exception of grapes, watermelon, and cantaloupe.

Most of my patients are raised on a mixed diet — a combination of commercial pet food (dry or wet) and fresh home-prepared foods, carefully calculated and balanced. This approach offers multiple benefits for both the pet and the owner: it requires little to no extra cooking effort, maintains familiarity with dry food (especially handy for travel or holidays), and adds high-quality, tasty ingredients that improve nutrition and palatability.

There’s little difference between raw and cooked food, especially when it comes to proteins. It really depends on the owner’s preferences. Even light cooking can improve shelf life, reduce bacterial load, and enhance flavor — especially when using the cooking liquids to moisten dry food. A tasty, well-balanced diet strengthens the human-canine bond.

It’s worth noting that taste is the only sense fully developed at birth. Puppies explore the world with their mouths, trying to recognize and identify what’s safe. Scientific studies have shown that puppies born to mothers who ate a varied diet tend to develop a more refined and sensitive palate. This could be life-saving in the wild, helping them avoid dangerous substances. In fact, well-formulated diets have been shown to reduce the risk of puppies (or adult dogs) eating harmful objects during walks.

Meal frequency matters, too.

Until about six months of age, puppies should be fed small, frequent meals — their tiny stomachs fill and empty quickly. After six months, three meals a day are ideal, eventually tapering to two meals by the time they reach one year of age.

The biggest question: How much food should you give?

This is often the trickiest issue. Puppies have incredibly high nutritional demands — they need energy for rapid growth, body temperature regulation, play, and exploration. Since energy needs are directly tied to body weight, requirements can change weekly. That’s why many owners call me in frustration, saying their puppy is always hungry, even when following the guidelines on pet food packaging. This is exactly why working with a veterinary nutritionist is crucial during this fast-paced phase of development.

Let a professional guide you — request a nutritional consultation today.

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Dr. Edoardo Gonzaga

Veterinarian, II‑Level Master in Nutrition, Veterinary Legal & Forensic Medicine (Univ. Milan), Homotoxicology Practitioner, RCVS Member, UK Official Vet (OCQ(V)), Veterinary Technical Consultant – Court of Livorno, ENPAV Delegate (Rome), Board Member – Order of Veterinarians of Livorno 

Livorno – Phone: +39 349 2309408 – Email: info@veterinariogonzaga.it